9/11 Memorial

IMG_0882        IMG_0873

World Trade Center

Bastano pochi secondi, bastano pochi respiri in questo luogo distrutto, per rendersi conto di come il tempo non cancelli il dolore, di come il tempo non guarisca certe ferite inflitte dalla brutalità e dalla cattiveria umana.
Nomi di innocenti vittime e grandi eroi incisi su lastre di bronzo per non dimenticare, per rendere onore.
Acqua che scorre incessante a tentare di riempire queste enormi vasche costruite dove sorgevano fiere le torri gemelle, senza però ottenere risultati. Come a dire: “niente colmerà questo vuoto, niente colmerà la sofferenza di queste perdite, ma imperterrita continuerò a scorrere, lottare ed andare avanti, troverò sempre la forza di continuare.”
È assurda la commozione che ti travolge sfiorando queste lastre, ascoltando il rumore dell’acqua scorrere, respirando l’aria che qui si fa più pesante.. E il respiro si spezza, le lacrime scendono ed inizi a percepire questo senso di impotenza e solitudine. Poi ti guardi intorno e ti rendi conto che non sei solo. Mille altre persone condividono con te questi attimi e rendono la sofferenza meno pesante.
Sguardi commossi di persone da ogni parte del mondo che si incrociano, come a dirti: “Io ci sono. Siamo il mondo. Rialziamoci insieme mano nella mano.”

Quanto sei stata forte America a rialzarti fiera, a riprenderti il tuo splendore onorando i tuoi eroi e porgendo il tuo più umile rispetto alle vittime innocenti che ti hanno abbandonata. God bless you, America.

Tutto ciò dimostra che quando ce n’è bisogno siamo in grado di venirci incontro e di prenderci cura l’uno dell’altro con una compassione infinita.
Questo ti fa intravedere un barlume di speranza nell’umanità… Presto distrutto dall’ignoranza di alcune persone. E la commozione cede il passo alla paura. Si, perché purtroppo davanti a questo dolore ci sono persone che sentono l’esigenza di farsi un selfie o di farsi scattare una foto sorridendo. Ora mi chiedo dove siano cuore e cervello di questi individui. E mi domando dove andremo a finire in un mondo dove l’ignoranza e la disinformazione regnano sovrane.
Se davanti a tale pagina nera, davanti a circa 3000 nomi incisi, davanti a tale dolore, il buon senso non entra in gioco, mi domando seriamente e con molta preoccupazione, se tutto ciò non sia destinato a ripetersi…

Fifth and Sixth Weeks

Hi everyone!

Di solito il lunedì scrivo qualcosa sulla settimana appena trascorsa, ma lo scorso lunedì non c’era scuola a causa neve e quindi non ho avuto tempo. Di conseguenza non ricordo esattamente cosa mi è successo durante la quinta settimana, ma sono piuttosto sicura che non sia niente di entusiasmante: settimana di lavoro noiosissima, freddo polare, neve incessante, pranzi e cene da cucinare, spesa da fare, bimbi da accompagnare, week end in montagna a sciare.
La sesta settimana è stata pressochè identica, MA ho trascorso il week end a NY, il miglior week end fino ad ora.

Un San Valentino 💕con i fiocchi🎀 (non solo in senso figurato, ma anche reali❄️) grazie ad un’Amica speciale.

Questa è la nostra foto con la faccia "basta neve!!!!"
Questa è la nostra foto con la faccia “basta neve!!!!”❄️

La giornata è iniziata al Madison Square Garden, dove abbiamo assistito agli allenamenti per l’All Star Game. Guardare l’NBA in televisione è una cosa, viverlo è un’altra.🏀🏀🏀🏀🏀IMG_0943IMG_0946IMG_0896 IMG_0899 Continua a leggere Fifth and Sixth Weeks

Ho ancora un sogno da vivere

Tutto iniziò così, atterrata al JFK conIMG_0027
una valigia piena di sogni, speranze, aspettative, ed un cuore aperto a tutto.

Ho ancora un sogno da vivere. Ho ancora la mia storia da scrivere. Ho ancora la mia voce da incidere. Resto su questa strada e festeggio il primo mese negli Stati Uniti.
Una terra in cui chiunque, dal primo passante all’ultimo, trova dieci secondi per aiutarti e darti indicazioni. Una terra dove i vicini di casa si fermano a scambiare qualche parola con te, anche se non ti hanno mai vista. Una terra dove persone di ogni cultura sono legate dalla stessa lingua, che permette di comunicare e stringere grandi amicizie. Una terra dove il “Have a nice day” non manca mai. Una terra alla quale tutti sono orgogliosi di appartenere.  Continua a leggere Ho ancora un sogno da vivere

Fourth week

Non è sempre facile vivere all’estero, ci sono mille cose che possono succedere e ogni volta sembra la fine del mondo semplicemente perchè sei lontano da tutto ciò che ti è sempre stato familiare e ti fai prendere dal panico, dalla paura e dall’ASEO più totale!

Ad esempio questa settimana sono andata a New York da sola, e prendere il treno non è stato complicato, se non poi che una volta arrivata a Grand Central non sapevo come orientarmi con le subway! Alla fine ho deciso di proseguire a piedi, nonostante le 20 strade da percorrere prima di arrivare al punto di incontro con le amichette aupair. ❤
Ma quando è stato il momento di prendere la metro da sola, con il cellulare scarico, con la certezza che mi sarei persa, per raggiungere altre amiche, non ho fatto altro che chiedere informazioni a sconosciuti per assicurarmi di essere nel posto giusto. Date le informazioni completamente diverse che ogni passante mi forniva, a metà strada ho preferito tornare indietro e proseguire verso casa! Soprattutto perché la batteria del mio cellulare mi ha abbandonata nel momento del bisogno 😦

Anyway, questa settimana appena trascorsa è stata la settimana del lavoro a tempo pieno causa tormenta di neve, del mio giorno più bello da quando sono qui, della scelta dei corsi da seguire al college e del SuperBowl! Continua a leggere Fourth week